La Corsa dei Carri a San Martino in Pensilis è una gara di velocità tra carri trainati da una coppia di buoi che si svolge il 30 aprile durante la festa patronale in onore di San Leo. La corsa, detta Carrese, è una tradizione che si rinnova da più di ottocento anni e trae le sue origini da una storia popolare.
La leggenda di Leo, risalente presumibilmente al secolo XII, è riportata nell'opera di Giovanni Andrea Tria “Come pure si prattica la detta corsa de' Buoi con carri in S. Martino, Terra della medesima Diocesi nella Vigilia della Festa del nostro Glorioso S. Leo Confessore, in memoria anche della solenne traslazione del di lui S. Corpo, fatta dalla Chiesa del suo Monastero di S. Felice, nella Parrocchiale, sotto il titolo di S. Maria, e si conserva, e venera questo S. Corpo al presente nella Chiesa Arcipretale di essa Terra, sotto il titolo di S. Pietro, fattane da noi traslazione fin dall'anno 1728…”.
Secondo la leggenda, Leo, monaco benedettino del monastero di San Felice, nasce a Cliternia, intorno all'anno Mille, e opera svariati miracoli, alla morte viene sepolto sotto l'altare del convento di San Felice, che, cade in rovina e viene dimenticato.
Fino a quando viene riscoperto da Roberto Normanno, conte di Loritello che lo fa trasportare con un carro trainato da buoi nella chiesa di Santa Maria in Pensilis e nel 1700 nell’attuale chiesa di San Pietro.
Da circa 800 anni l’onore per il trasporto dei resti e le reliquie del Santo in occasione delle processioni annuali viene assegnato al carro vincitore della corsa.