come fa una statua a finire in fondo al mare
No, non sarà un'avventura, un'avventura non è un fuoco che col vento può morire ma vivrà quanto il mondo
fino a quando gli occhi miei avran luce per guardare gli occhi tuoi. (Mogol e Battisti).
C'era una volta, si, potrebbe essere proprio questo l'inizio, un po' favola ed un po' realtà. Come ebbe inizio tutta questa storia non lo so o forse non ricordo, e tutto è come avvolto nella nebbia. Forse sono solo troppo giovane per ricordare, o, forse troppo vecchio per vedere, quanto tempo sia passato da allora.
Fatto sta che non ricordo il momento preciso, quando, insomma, tutto questo ebbe inizio, sicuramente tanti anni fa. Probabilmente in una data compresa tra il 1990 ed il 1991.
Non nacque come pensiero dedicato o come operazione di marketing ma più come atto di fede, come un atto di approvazione di una vita spesa, come segno di amicizia ed amore. In quell'indistinto momento,
pensammo*, per celia o per scherzo, o per follia, di mettere in acqua, nelle nostre amate Tremiti una statua di Padre Pio.
Allora non era ancora un santo e neanche un beato era solo e semplicemente Padre Pio.
Noi continuiamo a chiamarlo Padre Pio dalle nostre parti e continuiamo ad usufruire dei suoi doni, primo fra tutti un ospedale, atto di stimolo e faro per la mia gente e poi la rinascita di una cittadina. Due miracoli misconosciuti ma dei cui benefici sono in molti ad usufruire segnando una ripresa civile per una popolazione dimenticata.
* Beh forse è anche il caso di fare i nomi: ci sono io, Gennaro, i miei fratelli Mario e Gianfranco, l'amico Franco e, ancora più decisi, mio padre e mia madre (Nino e Filomena).
.... continua ....
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