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Aarti

date » 14-11-2017 07:34

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reportage sulla cerimonia hindu dell'Aarti o Aarati a Kathmandu.

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Note sulle immagini

date » 16-10-2011 11:09

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Ecco perché i fotografi professionisti non possono lavorare gratis
Gentile potenziale acquirente di foto,


Se sei stato indirizzato a questa pagina, è probabile che hai richiesto l’utilizzo gratuito o per un minimo compenso di una o più immagini.

Come fotografi, riceviamo regolarmente richieste di immagini gratuite. In un mondo perfetto, ognuno di noi vorrebbe essere in grado di rispondere in modo positivo e aiutare, in particolar modo, progetti o attività relative a settori come l’istruzione, le questioni sociali, e la conservazione delle risorse naturali. E' giusto dire che in molti casi, vorremmo avere il tempo e le risorse per fare di più, per aiutare e non solo inviare delle semplici fotografie.
Purtroppo, visti i numerosi aspetti pratici della vita,non siamo spesso in grado di rispondere, o, quando lo facciamo, le nostre risposte sono brevi e non forniscono adeguate spiegazioni in supporto alla nostra risposta.
Le circostanze variano, ma abbiamo scoperto che ci sono una serie di temi ricorrenti, che abbiamo indicato di seguito, con l’obiettivo di comunicare in modo più chiaro con te, e speriamo di evitare fraintendimenti.
Ti invitiamo a considerare i seguenti punti in modo costruttivo. Noi speriamo che dopo aver avuto la possibilità di leggere questo, saremo in grado di tornare a parlare e stabilire un rapporto reciprocamente vantaggioso di lavoro.

Le fotografie sono il nostro sostentamento

La creazione di immagini convincenti è il nostro modo di guadagnarci da vivere. Se diamo via le nostre immagini gratis, o trascorriamo troppo tempo a rispondere alle richieste di immagini gratis, non sapremmo di che vivere.

Sosteniamo cause nobili con le immagini
La maggior parte di noi contribuisce con fotografie, a volte facendo di più, per sostenere certe cause. In molti casi, possiamo avere partecipato direttamente in progetti che sosteniamo con le immagini, oppure possiamo avere un pre-esistente rapporto personale con le persone chiave coinvolte con nelle cause in questione. In altre parole, ognuno di noi può e deve fornire immagini senza alcun compenso, dietro però un’attenta analisi dei problemi sociali.

Abbiamo vincoli di tempo

Passare da sostenere selettivamente al rispondere positivamente ad ogni richiesta che riceviamo per fotografie gratis, tuttavia, è poco pratico, se non altro per l’enorme quantità di tempo necessario per rispondere alle richieste, preparare ed inviare file, e poi il follow-up per scoprire come le nostre immagini sono state utilizzate e quali obiettivi, se del caso, sono stati raggiunti. Ci vuole molto tempo per rispondere alle richieste, e il tempo scarseggia sempre.

Scuse tipo “Non abbiamo soldi ” sono spesso difficili da comprendere

La logica primaria fornita in quasi tutte le richieste di fotografie gratis è il vincolo di bilancio, nel senso che il richiedente dichiara una mancanza di fondi per il pagamento delle fotografie.
Tali richieste provengono spesso da organizzazioni che hanno un sacco di denaro a portata di mano, sia che siano aziende quotate, enti pubblici o parastatali, o anche ONG. Spesso, se date un’occhiata a ad un archivio pubblico o altro documento informativo simile potete vedere che il soggetto interessato ha accesso a ingenti finanziamenti, più che sufficienti per pagare ragionevolmente i fotografi ed ecco perché dovrebbero scegliere di farlo.
A peggiorare le cose, è evidente che troppo spesso, di tutte le parti coinvolte in un progetto o sforzo particolare, i fotografi sono gli unici chiamati a lavorare gratis. Tutti gli altri vengono regolarmente pagati.
Considerando dati come questo, si può forse capire perché spesso ci sentiamo trascurati quando ci viene detto che: “Non abbiamo i soldi.” Tali affermazioni possono avvenire attraverso un cinico stratagemma allo scopo di trarre vantaggio da persone credulone.

Dobbiamo tenere a bada il nostro bilancio
Con poche eccezioni, la fotografia non è una professione molto remunerativa. Abbiamo scelto questa strada in gran parte per la passione che abbiamo per la comunicazione visiva, arti visive, e le materie in cui siamo specializzati.
L’aumento sostanziale di fotografie disponibili via Internet negli ultimi anni, assieme ad un budget ridotto di molti compratori di foto, ha comportato che i nostri già scarsi redditi si sono ridotti ancora di più.
Inoltre, essere un fotografo comporta notevoli investimenti in termini di denaro.
La nostra professione richiede, per sua natura, attrezzature costose. Abbiamo bisogno di comprare macchine fotografiche, obiettivi, computer, software, dispositivi di archiviazione e altri strumenti in maniera regolare. Inoltre le cose si rompono e necessitano di essere riparate. Abbiamo bisogno di archiviare tutti i nostri dati, poiché come un tazza di caffè messa nel posto sbagliato, si potrebbero letteralmente cancellare anni di lavoro. Per tutti noi, gli investimenti in hardware e software essenziali comportano spese di migliaia di euro l’anno, così come abbiamo bisogno di essere costantemente aggiornati sulle nuove tecnologie e sulla loro operatività.
Inoltre, il viaggio è una grande parte di molte della nostra professione. Spendiamo un sacco di soldi per il trasporto, alloggio e altri costi legati ai viaggi.
E, naturalmente, forse più importante, vi è una somma di denaro da considerare per il tempo e l’esperienza che abbiamo investito per diventare esperti in quello che facciamo, così come i rischi personali che spesso ci assumiamo. Scattare fotografie può richiedere solo il premere il pulsante di scatto della fotocamera, ma la creazione di immagini richiede abilità, esperienza e giudizio.
Così la verità è che, anche se capiamo le esigenze economiche, da un punto di vista pratico, semplicemente non possiamo permetterci di aiutare tutti coloro che chiedono.

Fare “credito” non significa molto
Premessi i vincoli economici, parte integrante delle richieste di immagini gratuite è spesso la promessa di dare “credito” e di “esposizione”, del nostro nome sovrimpresso sulla fotografia, un link, o forse anche una menzione specifica, come una forma di compensazione in sostituzione di remunerazione economica.
Ci sono due grossi problemi con questo.

In primo luogo, ottenere credito non è uguale a ricevere un compenso. Abbiamo fatto, di tutto, per creare le immagini in questione, e quindi la remunerazione economica dovrebbe essere automatica. Non è qualcosa che si spera una terza parte sarà così gentile da concederci.
In secondo luogo, il credito non paga le bollette. Mentre si spera di averlo chiarito precedentemente, lavoriamo duro per ottenere il denaro necessario da reinvestire nelle nostre apparecchiature fotografiche e per coprire le spese correlate. Oltre a questo, abbiamo bisogno di lavorare abbastanza per pagare per beni di prima necessità come cibo, alloggio, trasporti, ecc
In breve, ricevere un credito per l’immagine che abbiamo ideato è un dato di fatto e il credito non sostituisce il pagamento.

“Sei l’unico fotografo irragionevole”
Nel caso in cui abbiamo il tempo di impegnarci con persone ed enti che richiedano foto gratis, il dialogo a volte degenera in una dichiarazione concitata diretta a noi in cui si afferma, in sostanza, che tutti gli altri fotografi che la persona, fisica o giuridica, ha contattato sono ben disposto a fornire fotografie gratuitamente, e che in qualche modo, siamo noi ad essere “irragionevoli”.

Sappiamo che non è vero
Sappiamo anche che nessun fotografo ragionevole e competente sarebbe disposto ad accettare condizioni irragionevoli. Teniamo conto del fatto che alcuni fotografi inesperti o persone a cui capita di possedere macchine fotografiche possano accettare di lavorare gratis, ma come dice un detto popolare: “Ricevi quello per cui hai pagato.”

Le notifiche sono importanti
Un’altra esperienza che ci accomuna è che quando forniamo foto gratis, spesso non riceviamo alcun aggiornamento, commento o qualunque altra forma di riscontro per farci sapere come l’evento o progetto si svolgeranno, quali sono gli obiettivi (se presenti) che sono stati raggiunti, e cosa c’è di buono (se c’è) nelle nostre foto.
Troppo spesso, non abbiamo otteniamo neppure le risposte alle email che inviamo in risposta ai vari riscontri, fino, naturalmente, alla prossima volta che qualcuno vorrà nuovamente fotografie gratis.
In primo luogo, se si accetta di lavorare gratis, si prega di avere la cortesia di darci un riscontro e farci sapere come sono andate le cose. Una vostra considerazione, seppure piccola, ci renderà più disponibili nel fornire ulteriori immagini in futuro.

Riepilogo
Speriamo che i punti sopraesposti possano contribuire a spiegare perché i fotografi in questione, elencati qui di seguito, ti hanno rinviato a questo link. Tutti noi siamo professionisti appassionati del nostro lavoro e saremmo lieti di lavorare con voi, in modo tale che entrambi possiamo trarne vantaggi.

Il Relitto di nave PO

date » 01-04-2011 18:21

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tags » Nave PO relitti Albania,

Il 7 aprile prossimo alle 18:30 in Expolevante 2011 a Bari, Fiera internazionale per il tempo libero, sport, turismo e vacanze, si inaugura la mostra “Il Relitto di nave Po” a cura del gruppo A.S.S.O (Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione) con proiezione del documentario opera di Massimo d'Alessandro assieme a tutta Studio Blu Production http://www.studiobluproduction.org
Le foto sono di Gennaro Ciavarella.
La mostra è uno degli eventi di PhotoMediterranea 2011

L’A.S.S.O. in collaborazione con il servizio navale della Guardia di Finanza di stanza in Albania e con Blu Sub di Tirana ha esplorato il relitto della Po, nave ospedale italiana, silurata dagli Swordfish inglesi nel marzo del 1941 Un’esplorazione ha consentito ai tecnici della A.S.S.O. di penetrare negli ambienti interni dei ponti inferiori nella sala macchine della sala operativa dell’officina e di altri ambienti di interesse storico.
L'eplorazione è stata documentata dalle fotografie di Gennaro Ciavarella e dalle riprese Blu Sub Production che hanno da base alla realizzazione di un servizio di RAI 2 Dossier

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articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno

date » 07-01-2011 13:27

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Oggi appare un articolo ed una intervista a firma di Niccolò Carnimeo, sulla Gazzetta, sul sito della stessa è disponibile una versione online
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=394535&IDCategoria=11#a_post_comments

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gallery_4d241f74d100b_navePO.jpg (215.91 KB)

Albania: storia sommersa

date » 15-12-2010 09:24

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Proiezione del documentario Albania: Storia sommersa per cui ho lavorato con ASSO, il 15 dicembre a Foggia alle ore 16,30

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invito_Lettere_15.12.10.pdf (1.03 MB)

Nuova Mostra .... ora a Giovinazzo dal 21 novembre

date » 15-11-2010 18:06

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Penne e Pinne, con qualche foto in più ed alcune ristampe riparte da Giovinazzo, presso la vedetta del Mediterraneo, il 21 novembre e fino al 4 dicembre.

Inaugurazione il 24 alle 18,30

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Una goccia nell'oceano

date » 12-10-2010 08:35

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Nel 2005 per raccogliere fondi organizzai assieme all'amico Francesco Chiaromonte una mostra a Palermo e Napoli in cui erano in vendita foto e calendari realizzati con le stesse.
altre notizie sul sito http://www.fotogiosi.com/News%20mostre%20ed%20eventi%20fotografia/una%20goccia%20nell'oceano.htm

Deep Blue

date » 12-10-2010 08:01

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Un'avventura, bellissima e di cui non ho trovato traccia sui siti nazionali mentre in quelli francesi si. Una gara ad inviti (ho vinto il premio per la macro) che ha coinvolto i mari pugliesi e albanesi (in parte) attraverso tre riserve marine. Nella foto i partecipanti con quelli premiati con la targa ....
http://www.plongeeonline.com/repdeepblueinternational.php

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articoli su Gargano Parco

date » 06-10-2010 08:42

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qui alcuni articoli apparsi su Gargano Parco, rivista ormai scomparsa, ma disponibili in rete (uno per numero)

http://www.parks.it/parco.nazionale.gargano/garganoparco/index.html

Numero Speciale de L'Archeologo Subacqueo

date » 09-09-2010 16:36

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Il numero speciale dedicato al progetto Liburna (prima parte)

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Liburna_2009_1.pdf (12.62 MB)

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